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Chiesa di S. Silvestro

La chiesa, nonostante i vari rimaneggiamenti, conserva la sua originaria struttura romanica: mura possenti, limitate aperture che lasciano filtrare le luce,assenza di decorazioni. La costruzione della chiesa, la più antica fra quelle documentate, risale al 1110 ed i suoi committenti, Corensio e Leone figli di Pietro, sono effigiati ai lati dell'Arcangelo Gabriele nel bassorilievo del timpano del portale. La chiesa, edificata in breve tempo, fu consacrata nel 1114 dal vescovo Giovanni De Ferraris. La facciata, in bugnato liscio, termina nella caratteristica forma cuspidale; l'arco del disadorno portale poggia su due piccole sculture che rappresentano un bue, a simboleggiare l'iconografia di San Luca, ed un agnello, simbolo di Cristo. Superiormente, in chiave di volta, è posto lo stemma dei Labini che esercitarono, sulla chiesa, il diritto patronato. Purtroppo dalle facciata è scomparsa la bella bifora, sostituita nel sec. XVIII da una anonima finestra. Sul lato sinistro della facciata si innalza il quadrangolare campanile a vela. L'interno, secondo i canoni basilicali, ha tre navate, quella centrale più larga di quelle laterali, ormai prive delle monofore chiuse durante i lavori settecenteschi, si conclude con l'abside semicircolare. Alla ristrutturazione del 1700 é, anche, da attribuire l'intervento che ha nascosto la originaria copertura a capriate della navata centrale, sostituita da una volta a botte affrescata. Le navate laterali, invece, hanno volte a crociera. Anche la pavimentazione non è quella originaria, il bel maiolicato attualmente visibile è stato realizzato nel 1850. L'altare maggiore è dedicato a S. Silvestro, i due laterali alle Madonna dei Parto ed a S. Anna, la cui statua lignea settecentesca é stata trasferita nella chiesa dì S. Francesco d'Assisi(A), sua antica provenienza. Il diritto patronato, che nel tempo dava alle famiglie nobili (i Barone, i de Tacculis, i Perrese, i de Melioribus, i Labini) íl privilegio di approvare o meno la nomina del parroco, é cessato nel 1936 con la rinuncia fatta al vescovo in carica Andrea Taccone. Oggi la titolarità della chiesa è passata alla parrocchia del Crocifisso.

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