In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.

Avvenne il 20-03-1876 ...


Anche nel settore dell'istruzione pubblica, l'Italia unita arrivò tardi: ciò che in Germania, Inghilterra e Francia era ormai una prassi collaudata, da noi solo dopo il 1861 si potè porre in opera perchè l'Italia avesse una cultura a più vasto denominatore comune. E allora, la scuola. Una scuola omogenea, coordinata da una organizzazione unitaria e sostanziata da Programmi che «facessero gl'Italiani» dagli abitanti di quella «espressione geografica».
Un sistema conveniente e a portata di decreto regio c'era, e fu subito adottato: il pareggiamento, sul piano del personale insegnante e direttivo e su quello del titolo di studio: pareggiamento alle poche, e quasi improvvisate, scuole che lo Stato italiano aveva istituito nei centri più importanti.
Il 20 marzo 1876 Bitonto ottenne, ad esempio, il pareggiamento del Ginnasio con un regio decreto molto atteso e sollecitato, anche se ben presto il pareggiamento apparve insufficiente a garantire la sicurezza economica e di carriera del personale docente e la stessa validità di queste scuole che ormai ambivano alla definitiva regificazione (22).
In questo delicato momento di transizione sul piano istituzionale, svolse una efficace e benemerita funzione di nume tutelare delle scuole bitontine, il concittadino prof. Giuseppe Laudisi, Deputato al Parlamento Italiano e Provveditore agli Studi anche a Bari.
Terrà conto allora sapere che quell'anno, il 1876 appunto, il numero degli alunni della scuola elementare, in tutto, fu di 639 unità, molti dei quali avrebbero imboccato la strada della «scuola tecnica» (l'Avviamento): si potrà così calcolare l'esigua consistenza numerica degli utenti del nostro Ginnasio.
Si era ancora lontani dalla civiltà diffusa della scuola dell'obbligo, se si pensa che quella cifra era comprensiva degli alunni di Palombaio, Mariotto e Santo Spirito, e che, tra gli anni dal 1865 al 1878, una tale utenza a livello di scuola elementare, fu superata solo il 1874 (con 907 alunni).
Ma, evidentemente, si presentiva e si auspicava l'impulso per una scuola più diffusa e democratica, e Bitonto avrà quasi tutte le scuole che le potevano garantire un sufficiente e vario grado di scolarizzazione.


(22) D. Pastoressa, Le Scuole di S. Teresa, «La nostra Bitonto» 3, 1961 p. 15.