In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.
Per forza di cose (ad esempio, la scelta della angolazione di questo lavoro di ricostruzione del passato) mi trovo a condividere una definizione di
Roland Barthes che, se non è da condividere fino in fondo, pur tuttavia
può fare autorevolmente da stella a questa modesta ricerca: «La storia- afferma Barthes é la biografia».
Ora, poichè "ogni giorno è storia di Bitonto" e vi abbiamo sempre trovato almeno un personaggio di scena, mi ritrovo barthesiano,
decisamente tra gli ultimi ma attivo, nel comprovare quella intuizione. E oggi devo infatti recuperare un personaggio bitontino di cui ci siamo già interessati
cfr. 31 gennaio), ma che ci consente ancora delle annotazioni di costume culturale.
Si tratta di quel chiacchierato Gaetano Maiorano, detto "Caffarelli",
che nacque a Bitonto il 16 Aprile 1710. Della... professione del
"Caffarelli" si disse in quell'occasione, ma una recente ricerca ha portato
alla luce una curiosa scoperta: il 12 Novembre 1894 il Consiglio Comunale
di Bari, che nel passato aveva onorato il Nostro intitolandogli una strada,
tornava sulle sue decisioni e gli preferiva Dante Alighieri!
Nulla da eccepire, naturalmente, su una gerarchia di valori tra i due,
ma, poichè a Bari ci sono, e c'erano, tante altre strade, ho l'impressione
che sotto sotto, in quella seduta, si esercitò un vero e proprio guidizio di valore: ad un (sempre più sconosciuto) Bitontino, la cui voce s'era spenta da
poco ed era ormai lungamente e irrimediabilmente assente dalle cronache
teatrali, perchè non preferire il massimo Dante? Così, tra l'altro, si evitava
ai baresi l'imbarazzo di non saper dare adeguate referenze a chi chiedeva
lumi sull'illustre sconosciuto che fino al 1894 dava il nome a quell'importante arteria..
Ora sappiamo che Via Dante (già Caffarelli!!!) esiste per una specie di
sopruso e di sottovalutazione nei riguardi della storia musicale del Settecento, e della nostra in particolare. E forse per questo a Bitonto non c'è
una Via Piccinni!