In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.
Verso la fine del XIV secolo, il dominio angiolino in Italia meridionale
registrava l'ultima illusione della sopravvivenza. Infatti, pur col contrastante e correnziale innesto dei Durazzesi (un ramo della Casa angioina di
Napoli), anche quella dinastia concludeva il suo ciclo storico per restare
soltanto una delle tante «stratificazioni» che hanno segnato il Meridione e,
in particolare, la nostra città.
Per fortuna, però, la dinastia angioina concludeva il suo lungo rapporto con Bitonto all'insegna di una insperata rarefazione della pressione
feudale.
Infatti, il 24 Aprile 1390, la regina Maria, madre di Luigi II, il quale
aveva approfittato della scomparsa di Carlo III di Durazzo per reclamare il
Regno di Napoli, volendo premiare la fedeltà di Bitonto a suo figlio e ripagarla delle angherie subite ad opera della fazione durazzese,
stabilì che Bitonto godesse per.. sempre di benefici riservati ai sudditi fedeli. Il documento che annunciava quelle immunità che dovevano sollevare la finanza
locale dalle tante gabelle dell'epoca, fu stilato ad Avignone ove la Regina
Madre risiedeva, e sempre ad Avignone Luigi II ottenne l'incoronazione e
l'investitura sul Regno napoletano dalle mani d'un antipapa: quel Clemen-
te VII (al secolo, Roberto di Ginevra), che il 1378, appena l'anno successivo al ritorno a Roma della Sede papale, era stata l'espressione sciovinistica
degli... inconsolabili cardinali francesi.
Luigi II confermò lealmentei benefici sottoscritti da sua madre per Bitonto, e ne aggiunse di altri: ad esempio, l'uso del porto di Santo Spirito
senza versarne le relative ed onerose tangenti. E Bitonto, opportunisticamente, quella volta non guardo tanto per il sottile alla poco ortodossa incoronazione del Re benefattore!