In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.
Se proprio si deve esser servi, si potrà scegliere almeno il padrone?
E' capitato anche questo a Bitonto, costretta a seguire a ruota gli sconvolgimenti dello scacchiere meridionale, e a subire i giochi politici e militari
dei sovrani di turno.
Tra Federico Brunforte, Conte di Bisceglie, e Giovanni II i Bitontini,
all'inizio del XV secolo, scelgono la Regina, ma gia il 1420, quando dovette
scegliere di nuovo tra Giovanna lI e Luigi III d' Angiò, chiamato in Italia a
rappresentare le mire autonomistiche di alcuni baroni in rotta con la Regina, Bitonto opta per il figlio di quel Luigi II che era stato cosi generoso con
l'economia bitontina.
Luigi III apprezzò la presenza di Bitonto tra le città a lui fedeli, e riconfermò i privilegi concessile dai suoi avi. Inoltre, il 28 Aprile 1421,
consenti ad autorizzare il mercato franco bitontino ogni domenica(21)
Come sappiano da altre fonti, si tratta della «festa della fiera di Bitonto, iniziata forse dai frati cisterciensi (sic!) di San Leone e rimasta tra le
usanze più celebrate fino al tempo della generazione che precedette la mia.
Furono i frati a combinare la scenografia della inaugurazione di quella fiera(22), che il compianto padre mio descrivevami, ed alla quale parteciparono
largamente le rappresentanze del Comune, del patriziato, della borghesia e
del popolo... in quell'armonica intesa che traeva origine dalla cointeressenza di tutti alla pacifica convivenza e dallo ineluttabile bisogno
della collaborazione delle classi sociali a servigio del luogo ove si è nati... La nostra
fiera, da molti anni smessa, ma di cui ricordiamo fino a mezzo secolo indietro gli ultimi tentativi, e sempre vani, di risveglio, dovette nel secolo XIV
avere una grande nomea fuori di Puglia e fino alla Toscana, se messer Giovanni Boccaccio la menzionò nella novella X nella nona giornata del
Decamerone.. "Con donno Gianni insieme compar Pietro n'andò alla fiera di
Bitonto". Null'altro.
Nel Libro Rosso, pagina 71, ci sono tutti gli aspetti legali della concessione regia, ma questa volta ho preferito esplorare il versante letterario
dell' episodio, piuttosto che quello burocratico.
(21)G. Pasculli, Storia di Bitonto, II edizione, Bitonto 1978
(22)L. Sylos, Bitonto nella Storia, Pro-Loco Bitonto 1983