In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.
«Tommaso Trajetta, come altrove abbiamo accennato, nel 1768, sollecitato dagli inviti della Zarina Caterina II, si recò a Pietroburgo per assumere l'incarico di Maestro di Cappella della corte imperiale russa. Ivi, nel 1771, l'artista conobbe la svedese Elisabeth Sund... I due, che insieme vissero sin dal primo incontro, si sposarono il 19 novembre 1777 a Venezia ove entrambi si erano stabiliti circa due anni prima e il matrimonio, previa apposita istanza del musicista e le successive licenze delle autorità civili e religiose, fu segretamente celebrato... La definizione del legame coniugale, per le differenti nazionalità e fedi religiose del Trajetta e della Sund e per le varie città nelle quali il primo fece permanenza, richiese una complessa procedura... Gli atti riguardanti il Trajetta vennero rilasciati rispettivamente dal Cardinale (Antoninus) Arcivescovo di Napoli per la residenza napoletana e porta la data 7 febbraio 1764 e da Mons. Francesco Pettorelli per la residenza a Parma ed è datato 24 settembre 1777. Per Elisabetta il documento dello stato libero in lingua svedese del Pastore luterano è del 9 gennaio 1775, mentre quello dell'accettazione dell'abjura rilasciato dal Generale Inquisitore Ecclesiastico di Venezia, Mons. Tommaso Mascheroni, è del 30 settembre 1777, ossia dopo la confessione del 15 s.m.».
La lunga ed esauriente citazione, tratta (come s'immagina) dal notevole lavoro dell'Ing. Domenico Binetti sui Trajetta(6), è un interessantissimo 'tranche de vie' di quel secolo e della vicenda umana del nostro compositore.
La Chiesa non ha cambiato di molto la prassi in materia matrimoniale e ciò che colpisce è che quella prassi fosse in auge nonostante le immaginabili difficoltà dei collegamenti tra le città e le curie. Eppure le
'carte' furono a posto e il matrimonio normalizzò un rapporto che durava da sei anni.
Un altro aspetto colpisce in questo episodio: la varietà dei riferimenti geografici, che sono una probante dimostrazione, ove ce ne fosse bisogno, della levatura internazionale (anche Parma e Venezia, a quel tempo, erano altre `nazioni'....) raggiunta dal Nostro.
Inoltre colpisce l'abjura della fede luterana che toccò alla Sund: Come si spiega? Fu dovuta all'evidenza della nostra fede o dimostra che di più spiccata personalità, tra i due, fosse il musicista?
(6)D. Binetti, Tommaso e Filippo Trajetta, Palo del Colle 1972