In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.

Avvenne il 14-02-1541 ...


La 'sponsorizzazione' (uno dei fenomeni più banali e deteriori dello sport, di qualsiasi sport, che vende alla pubblicità ogni minimo spazio addosso e intorno agli atleti) non è, come al solito, un'invenzione di oggi. Nei secoli passati già si registrò qualcosa del genere, ed erano le chiese i luoghi privilegiati e più remunerativi (dal punto di vista che si dirà) ove 'sponsorizzare' il nome di un casato ad un altare, ad una immagine.
La Cattedrale, con le tante cappelle laterali, si prestava più di ogni altra chiesa a consolidare la tradizione di questo gemellaggio tra la Chiesae la nobiltà. In un documento legale del 14 febbraio 1541(14) è indicato un altare «positum in pilerio prope puteum» che si chiamò altare di S. Maria della Misericordia, tra la cappella di S. Bartolomeo (la terza a destra entrando) e quella successiva di S. Antonio. Questo altare era diventato di proprietà della Famiglia De Ioannono.
Oggi il fenomeno descritto si registra ancora, ma occupa uno spazio molto più ristretto: sono le targhette che si inchiodano sui banchi e ricordano alla preghiera di suffragio i parenti dei benefattori che hanno donato il banco... Siamo già a buon punto: anche se quest'abitudine, da qualche parte, non vuole sparire, almeno occupa meno spazio. Speriamo che quelle scritte diventino più microscopiche e diventino infinitesimali come la nascosta, discreta intenzione del cuore.

(14)G. VALENTE, La Cattedrale di Bitonto, Bitonto 1901.