In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.
Il Centro Ricerche ha pubblicato uno studio esauriente e documentato del prof. Robles su Mons. Pasquale Berardi: una ricerca che resterà certamente un punto di riferimento per ritrovarvi tanta storia locale, civile ed ecclesiale insieme, e i riferimenti numerosi al più grande contesto nazionale(15).
Ora, da quello studio mi preme oggi recuperare, in modo particolare, una citazione dalle 'Carte Cerrotti' che si riferisce ad una delle più significative iniziative sociali che Mons. Berardi intraprese nella Diocesi.
Il 15 febbraio 1901 «raccolse tutto il clero sul palazzo vescovile nelle ore pomeridiane - così la testimonianza del can. Cerrotti - egli, il Vescovo, intendeva stabilire la Cassa rurale, allo scopo di soccorrere i bisognosi: e perciò invitava tutti e ciascuno del clero a concorrere, prendendo ciascuno una, o due, o più azioni da lire cinquanta ciascuna... ed egli per il 1º si firmò per cento azioni, ed indi seguirono altre firme».
Così Mons. Berardi faceva eco, concretamente, al nuovo 'corso' instaurato il 15 maggio 1891 con la pubblicazione della Rerum novarum che la «Civiltà Cattolica» definiva «l'abbraccio di Leone XIII agli operai». Ci si emancipava, lentamente ma con consapevole convinzione, dalle solite e sole formule assistenziali, paternalistiche, e ci si incamminava su una strada di partecipazione e di giustizia sociale. Ancora Leone XIII, in una lettera a Mons. Turinaz, a proposito delle associazione sorte tra i rurali, aveva auspicato che 'siffatte associazioni si diffondessero il più possibile' perchè si sperava che fossero 'capaci di ridurre i disagi di cui soffrivano tanti miserabili e di favorire tra gli agricoltori la pratica delle virtù cristiane'. Insomma, la questione sociale era diventata un imperativo morale e un programma d'apostolato, in polemica con la nefasta dottrina liberistica e in concorrenza col mondo marxista. La lezione, poi, del Murri, che di lì a poco avrebbe pronunciato un fondamentale discorso a San Marino sul ritorno alla vera radice dell'essere cristiano: il Vangelo, e le stimolanti affermazioni della più recente Enciclica di Leone XIII Graves de communi, continuavano ad offrire a Mons. Berardi l'autorevole conforto per la strada intrapresa e per le proprie intuizioni politiche.
(15)V. Robles, Un Vescovo e il movimento cattolico nel Sud, «Studi bitontini» 23, 1977.