In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.
Le rivalità tra i paesi viciniori diventano ben presto proverbiali. Quante 'secchie rapite' ci sono nelle storie municipali!...
Tra Bitonto e Giovinazzo la rivalità e la diffidenza avevano origini e ragioni nella dislocazione che le due città avevano scelto, nella prima metà del XIII secolo, nello schieramento svevo (Giovinazzo) e in quello angioino o, se volete, guelfo (Bitonto).
Naturalmente fu più di una platonica rivalità: fu guerra aperta, e le cicatrici restarono a lungo. Anzi, diventavano sanguinanti appena una nuova controversia scavava acerbamente nelle antiche ferite.
Infatti «regnante serenissimo domino nostro Ferdinando dei gratia Syciliae, Iherusalem et Hungarie rege, regnorum vero eius anno duodecimo feliciter amen... inter universitates civitatum Iuvenacii et Botonti»(16) nasce una questione per la delimitazione dei confini nella zona tra l'agro San Martino e il mare di S. Spirito, la cui definizione era decisiva per la contribuzione nelle collette. In un prolisso 'instrumento' dall'inconfondibile stile notarile (i contendenti, prudentemente, si sono rivolti ad un notaio neutrale: Giacomo De Filiolis da Molfetta), è fatta la storia della topografia dei due territori e si correggono ciò che il notaio, documenti alla mano, ha ritenuto vere e proprie violazioni dell'ambito territoriale. Infine, il 17 febbraio 1470, davanti al giudice regio la controversia era finalmente composta stabilendo a quale delle due 'Universitates' fossero da riferire «credita, debita, merces, mercimonia namque nomina et cognomina debitorum locorum» e da quel latino burocratico sempre più venato di insistiti e pittoreschi volgarismi, 'ad futuram memoriam' la controversia viene ricomposta con reciproca soddisfazione. Ne fanno fede i numerosi nominativi dei testimoni d'ambo le parti che completano il documento.
(16)«Libro Rosso» della Città di Bitonto (trascrizione Muciaccia).