In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.

Avvenne il 06-01-1266 ...


Non tocca soltanto agli uomini vivere talvolta di riflesso, nell'altrui alone, grati, almeno, di apparire e di esistere così. Succede anche alle città. Gli avvenimenti che hanno sfiorato sperdute province, umili periferie della Storia, ad un tratto assurgono ad emblema di un'epoca e di un fatto.Lo stemma della città Da Betlemme al Rubicone, da Tagliacozzo a Waterloo, i "puntini" delle carte geografiche vivranno poi per sempre nel ricordo degli uomini.
Spesso è un'appropriazione dolorosa, pagata amaramente, ma proprio per questo il gemellaggio è fatto una volta per sempre ed è gelosamente conservato e vantato.
Bitonto ha avuto anch'essa, naturalmente, l'ambizione di appropriarsi dei grandi avvenimenti che l'hanno investiva o sfiorata. Come, ad esempio, il 6 gennaio 1266, inaugurazione del Regno angioino. Lo stemma su pietra più antico della nostra Città, in una delle sue prime versioni, appare infatti al lato di una Croce ove condivide equamente lo spazio con lo stemma gigliato di Carlo d'Angiò, scolpito sul lato opposto.
Quel sigillo fu messo sulle nuove mura bitontine. E forse perchè si temette che la protezione del sovrano, in tempi così calamitosi, non potesse essere sufficiente, si dichiarò solennemente e su pietra: "Ad pacem promptum designat oliva Botontum". Non si sa mai...