In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.

Avvenne il 01-02-1895 ...


«La storia - affermava Elio Vittorini - è fatta anche da chi non ha nessun seguito». Eppure i libri di storia hanno collezionato soltanto i personaggi influenti e carismatici che hanno incarnato i disegni del destino o ne sono stati travolti.
Tocca allora alle Città riscrivere la propria storia nello spirito dell'affermazione vittoriniana, e accanto ai grandi nomi dare spazio e dignità di protagonisti a quegli Uomini. che hanno comunque segnato di sè la vita di una comunità.
Il 1º febbraio 1895 a Bitonto moriva prematuramente un mecenate ed un filantropo: quel Francesco Ventafridda che riuscì ad organizzare una biblioteca musicale tra le più prestigiose della provincia, e che contribuì a proporre alle nuove generazioni il talento artistico del 'nostro' Tommaso Traetta(A)(B).
Francesco Ventafridda non esaurì la sua vita solo nel culto aristocratico dell'esteta individualista: fu attivo nella vita politica ed amministrativa della Città come Sindaco, e non disdegnò quell'altra dimensione che erroneamente l'uomo pubblico tende ad escludere dal proprio raggio d'azione: la filantropia, che oggi chiamiamo solidarietà sociale. Infatti, Francesco Ventafridda fu Presidente della Congregazione di Carità e diventò un punto di riferimento per quanti chiedevano aiuto e per quanti non attendono altro che qualcuno voglia e sappia coordinare la battaglia della carità.
Recuperato alla storia di Bitonto, Egli dimostra come sia possibile e degno un impegno plurimo e complementare al servizio della cultura e della organizzazione sociale di una Città.