In questa sezione mi onoro di riportare una piccola antologia di fatti ed eventi bitontini, raccolti dal compianto Marco Vacca, che me ne fece dono tanti anni fa, quando per la prima volta incominciai a gestire qualche sito. Penso che questo tributo gli sia dovuto e spero che questa mia scelta non sia interpretata dalla grande moltitudine di suoi amici come un tentativo di "appropriazione indebita" da parte mia.
Di Mons. Pasquale Berardi(A)(B)(C)(D) che fu il Vescovo di Bitonto dal 1898 al 1920, abbiamo già avuto modo di capire sotto quale segno sia stata la sua esperienza
episcopale. Apostolo di una più incisiva presenza della Chiesa nel mondo,
ne aveva individuato e precisato il ruolo e lo spirito nel periodico diocesano
da lui voluto: «DEMOCRAZIA CRISTIANA», che diventò ben presto un
autorevole punto di riferimento per i cattolici pugliesi.
Il 13 Aprile 1909 Bitonto potè così ospitare il I Congresso Cattolico
Giovanile della Provincia di Bari, un sodalizio ormai ben affermato, se si
pensa che ben quindici centri avevano inviato i loro delegati: Alberobello,
Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Conversano, Castellana, Molfetta, Noci, Palo del Colle, Putignano, Rutigliano, Terlizzi e Trani.
Il Presidente onorario della Federazione giovanile cattolica pugliese
era appunto Mons. Berardi, e quella era una preziosa occasione per verificare quanto avesse potuto
realizzare "la propaganda aperta ed efficace delle idee cattoliche tra i giovani, imposta nove anni prima nel I Congresso
cattolico pugliese.
Ad essere più precisi per poter meglio misurare l'ampiezza del movimento cattolico giovanile del tempo a Bitonto, diremo chei delegati locali
rappresentavano il Circolo Giovanile Cattolico PIO X, il Circolo Ecclesiale
PIO X, i Circoli IMMACOLATA, MANZONI, FEDE E LAVOR0, nonchè la SOCIETA FORNAI.(11)
I Circoli partecipanti costituiscono di per sè una interessantissima casistica già da un punto di vista nominalistico, indicando essi i vari settori di
influenza e le ispirazioni ehe s'intravedono nel nome che i Circoli s'erano
dati. E abbiamo anche un "identikit" attendibile di quei giovani congressisti: poichè siamo convinti della prudente oculatezza della Chiesa del tempo,
possiamo essere sicuri che quei giovani, come voleva lo Statuto della
Confederazione giovanile nelle Puglie, erano tutti "intelligenti (!), attivi, di
buona condotta religiosa e civile" e che avrebbero propugnato la "Rigenerazione sociale col programma democratico cristiano che
costituince appunto l'azione cattolica quale è voluta ed imposta dal Papa, in armonia
dell'Opera dei Congressisti Cattolici: professeranno francamente i principi
cattolici e la devozione alla S. Sede".
Mons. Berardi aveva messo buoni semi nel tessuto ecclesiale btiontino:
nei decenni successivi ci si sentirà sempre un po' eredi di una tradizione a
cui non si vorrà tanto facilmente rinunciare. Lo steso Comitato civico, a
Bitonto, fu ben altro di quello che voleva Gedda!
È durato finchè c'è stato un vero dibattito politico a Bitonto..
(11)V. Robles, Un Vescovo e il movimento cattolico nel Sud,, Studi Bitontini 23 dic. 1977